Cosa controllare in cantiere?


Nella nostra attività di controllo della qualità nell’ambito dei getti in cantiere, il dato che maggiormente si discosta da quanto qualificato in Centrale è indubbiamente il Rapporto acqua/cemento.

Bisogna specificare che la prova di cui stiamo parlando – la UNI 11201:2007 e seguenti, che è poi sostanzialmente simile alla SIA 262/1, Allegato H che si impiega in Svizzera – determina il contenuto d’acqua del calcestruzzo fresco, e non il contenuto di cemento. Pertanto, per il calcolo occorre disporre del dosaggio di cemento, dichiarato o – meglio ancora – del Ciclo di carico. E’ una verifica certamente determinante soprattutto in ambito Durabilità, anche se trovo davvero pochi laboratori sui cantieri che effettuano questa misura.

Probabilmente, è anche la misura maggiormente oggetto di contestazioni da parte delle Centrali di betonaggio, soprattutto da chi ragiona a senso unico in termini di resistenza alla Compressione e tralascia totalmente gli aspetti della Durabilità.

In questi casi, per verificare che la qualità corrisponda al rapporto acqua/cemento dichiarato, utilizziamo una Analisi indiretta, ovvero l’Impermeabilità all’acqua sotto Pressione (EN 12390-8). Anche la verifica del Contenuto di aria occlusa – nel caso di calcestruzzi in Classe di Esposizione “XF” – determina notevoli difficoltà per il mantenimento del “range” richiesto.

Sarebbe un grande successo – a mio modesto parere – ottenere l’esecuzione di Controlli completi su calcestruzzo fresco, tema sul quale mi batto da anni e dove purtroppo nemmeno nelle NTC è stato inserita l’obbligatorietà perlomeno a partire da determinate Classi di Resistenza o – cosa ancora piu’ importante – per le Classi di Esposizione piu’ restrittive.

Voglio ricordare – anche se probabilmente è inutile – che il calcestruzzo dovrebbe essere prodotto con un mescolatore, come in qualsiasi altro paese nel mondo, cosa che eviterebbe l’insorgenza di molteplici problematiche a noi ben note.

 

Il controllo del calcestruzzo eseguito in Cantiere è standardizzato sulle seguenti caratteristiche: - temperatura aria/calcestruzzo; - determinazione della Consistenza tramite Cono di Abrams o, in alternativa, Tavola di Spandimento, o ancora, Indice di Walz; (calcestruzzi tradizionali); - determinazione della Massa Volumica del calcestruzzo (con recipiente tarato da 8 litri di volume); - determinazione del Contenuto di aria occlusa; - determinazione del Contenuto di acqua e del rapporto acqua/cemento. A nostro parere, solo l’insieme di tutti i Dati del beton fresco è in grado di tenere sotto controllo gli scostamenti dovuti al caricamento, trasporto, eventuale attesa e messa in opera del materiale.

I controlli ci fanno inoltre meglio comprendere quanto incide sulle caratteristiche generali la modifica di dosaggio di un singolo Costituente. L’aumento – ad esempio – del solo additivo Aerante, introduttore di Pori d’aria di diametro controllato, è in grado non solo di modificare la percentuale di Aria nel conglomerato, ma puo’ aumentare la Fluidità della miscela e porterà inevitabilmente ad una diminuzione della Massa Volumica della stessa. Questi dati ci permetteranno quindi di riportare in Resa il calcestruzzo verificato.

E’ inoltre possibile – tramite un semplice calcolo sperimentale – sulla scorta dei dati verificati, calcolare la Resistenza a Compressione con buona approssimazione, in funzione naturalmente della tipologia di cemento utilizzato.



La stagionatura (o mancata stagionatura) è, ancora oggi, una tematica delicata e rappresenta una delle cause principali di problematiche post-getto.

Oltre al mantenimento della casseratura per le tempistiche prestabilite, il controllo riguarda sia l’applicazione nell’immediato di appositi sistemi di protezione – come l’utilizzo di Agenti di “Concrete Curing Compound” a spruzzo – piuttosto che l’applicazione di “tessuto-non-tessuto” o materassini termici – e infine la modulazione di una stagionatura “a umido” (tipico il caso delle Pavimentazioni con inserzione di Agenti Espansivi). Le verifiche successive si basano sul controllo in particolare del mantenimento (per il periodo sufficiente e concordato) di due di queste caratteristiche, come la copertura con teli/materassini e la stagionatura “a umido”. Vi sono casi dove il protrarsi della maturazione si rende necessaria, in particolare per parti d’opera di grande sezione oppure per Pavimentazioni a Ritiro controllato.

La verifica delle corrette tempistiche di mantenimento della stagionatura deve essere affidato a un Tecnico in possesso delle necessarie competenze nel Settore, in grado oltretutto di poter operare in maniera decisionale con Impresa e DL. 

Ci sono due differenti branche che avrebbero grande necessità di essere implementate nella Norma, un po’ come avvenuto per i calcestruzzi per i Pali: 1) il settore “Prefabbricazione”; 2) il settore dello Spritzbeton o calcestruzzo spruzzato.

Nel primo caso, impiegando di prevalenza cementi Tipo CEM I 52.5 le Classi di Resistenza attualmente indicate risultano assolutamente inadeguate rispetto ai Rapporti acqua/cemento;

nel secondo, esiste sostanzialmente un mondo parallelo legato alle esigenze degli Spritzbeton, siano esse in configurazione per Lavori provvisori o definitivi. Non parlo, ovviamente della Norma che regola le modalità di esecuzione delle prove su lastre per i Fibrorinforzati o per le Resistenze meccaniche alle brevi stagionature, ma delle richieste complessive intese sia a livello di calcestruzzo fresco e indurito.

La EN 206, insomma, dovrebbe diventare una sorta di Testo Unico, imprescindibile nella conoscenza tecnica di Tecnologi, Ingegneri e Direzione Lavori. Infine, aggiungo una considerazione finale riferita alla tematica della Durabilità. La sola prescrizione di una Classe di esposizione non puo’ garantire – di per se’ – il raggiungimento della specifica, se non accompagnata da Analisi di laboratorio, quali la resistenza al Gelo e ai Sali disgelanti, la Carbonatazione Accelerata, la Penetrazione dei Cloruri, la Resistenza ai Solfati e cosi’ via. Molto ancora sarebbe da discutere, ma non intendendo tediare oltre i lettori di questa intervista termino qui la mia dissertazione.


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